Dal 2014 al 2016 in Iraq chiese, santuari, monasteri, cimiteri, scuole, case e negozi vennero messi a ferro e fuoco in tutte le città e i villaggi cristiani della piana di Ninive e per sfuggire alla furia omicida dei jihadisti, i cristiani dovettero abbandonare le proprie case in poche ore ma migliaia furono i fratelli torturati e uccisi.
Per tenere viva la memoria delle sofferenze di popoli vittime ancora oggi, in molti Paesi, della violenza estremista anticristiana, il calice profanato, proveniente dalla basilica di Al Tahira (Immacolata Concezione) a Qaraqosh, compirà un pellegrinaggio spirituale in alcune parrocchie della diocesi di Avezzano per portare un messaggio di riconciliazione e di perdono auspicando, attraverso una fervida preghiera, la conversione dei persecutori.
Possa il Signore ascoltare la nostra preghiera e rafforzare nella fede i fratelli più sofferenti.


 

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Il 9 maggio, nel santuario di Pietraquaria in Avezzano, si è tenuto il convegno diocesano rivolto ai Gruppi di preghiera di padre Pio e a tutti i devoti al santo di Pietrelcina, sul tema «Aiutatevi maggiormente con la lettura dei libri santi». La tavola rotonda è stata introdotta dall’assistente spirituale dell’associazione don Gabriele Guerra, a seguire la catechesi di padre Guglielmo Alimonti, uno degli ultimi figli spirituali di san Pio da Pietrelcina, novantacinquenne frate cappuccino a servizio della basilica della Madonna dei sette dolori di Pescara e fondatore di oltre quattrocento gruppi di preghiera. Alle 18:00 la Messa presieduta dal vescovo Giovanni Massaro.
Nell’omelia il vescovo ha sottolineato il ruolo fondamentale che la Madonna ha avuto nella vita teologale di padre Pio: la coscienza viva della sua potente intercessione presso il Signore ha accompagnato il frate fin dalla sua infanzia. «Padre Pio – ha sottolineato il presule – ci invita in particolare ad amare e venerare la Vergine Maria. La sua devozione alla Madonna traspariva in ogni manifestazione della sua vita, nelle parole, negli scritti, negli insegnamenti e nei consigli che dispensava ai numerosi suoi figli spirituali. Autentico figlio di san Francesco d’Assisi, dal quale aveva appreso rivolgersi a Maria con splendide espressioni di lode e di amore, san Pio non si stancava di trasmettere ai fedeli una devozione alla Madonna tenera, profonda e radicata nella genuina tradizione della Chiesa. Anche nel segreto del confessionale tornava sempre ad esultare: “Amate la Madonna!”. Alla conclusione della sua vicenda terrena, nel momento di manifestare le sue ultime volontà egli volse il suo pensiero come aveva fatto per tutta la vita a Maria santissima e disse: “Amate la Madonna e fatela amare. Recitate il rosario, recitatelo bene e sempre”».
La giornata è stata un momento prezioso di preghiera, formazione e fraternità tra i gruppi parrocchiali presenti in diocesi e tra i fedeli devoti al santo.


 

Vi invitiamo all'evento promosso dall'Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, giustizia e pace, custodia del creato della diocesi, dal Movimento lavoratori di Azione cattolica e da MCL, dal titolo Il lavoro per la partecipazione e la democrazia, previsto venerdì 3 maggio alle ore 17:30 nella sala Tucci di Avezzano, in via don Minzoni 17. Dopo l'introduzione del vescovo Giovanni Massaro ci sarà l'intervento e il dialogo con suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.


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«Intelligenza artificiale e pace»: questo il tema su cui papa Francesco ha invitato a riflettere nella giornata mondiale della pace. La Tavola diocesana della pace, dopo aver già promosso la consueta marcia per la pace, ha scelto di mettere in moto un cammino formativo sulla sfida dell’intelligenza artificiale. A gennaio si è già tenuto un incontro sul tema, dal titolo: «Abitare il futuro» e, visto l’interesse di molti, ora la riflessione prosegue con un secondo appuntamento. Il pensiero credente si interroga così su temi che non riguardano solo l’istituzione ecclesiale e dialoga con coloro che alla Chiesa non appartengono esplicitamente. Sarà don Christian Barone, teologo del Dicastero per lo sviluppo umano integrale, il 19 aprile alle 21:00, nel teatro dell'Istituto Don Orione di Avezzano, a ragionare sul tema e a declinare i contenuti del messaggio del papa.
Francesco, nel messaggio, nota che «i progressi tecnico-scientifici, rendendo possibile l’esercizio di un controllo finora inedito sulla realtà, stanno mettendo nelle mani dell’uomo una vasta gamma di possibilità». Il futuro dell’intelligenza artificiale rivela «promesse e rischi». Il papa afferma che «la ricerca scientifica e le innovazioni tecnologiche non sono neutrali», registrando che «hanno sempre una dimensione etica». Sarà di particolare interesse, data l’importanza di tale dimensione, l’intervento del professor Barone. Aprirà i lavori del convegno il vescovo Giovanni Massaro.


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