Un evento atteso quello del 15 marzo quando la croce della pace dei giovani di Abruzzo e Molise, all’interno della peregrinatio nella regione ecclesiale, farà tappa nella Chiesa marsicana. L’appuntamento è per venerdì 15 marzo alle 18:30, in piazza Risorgimento ad Avezzano, insieme al vescovo Giovanni Massaro, con la via pacis: la via crucis dei giovani animata dalle parrocchie della diocesi.
La croce della pace è una grande croce di legno realizzata dal bozzetto che ha vinto il contest promosso dalla pastorale giovanile regionale in cui i giovani delle Chiese di Abruzzo e Molise hanno voluto raccontare la loro idea di pace attraverso la creazione di un simbolo che avrebbe poi rappresentato il loro impegno a raccontarsi la pace. Il disegno finale che ha ispirato l’opera è composto da una croce con il Cristo stilizzato e con sovrapposta una colomba, che nella cristianità è simbolo di pace e salvezza. I colori che si fondono lungo il bordo della colomba, sono un rimando ai colori utilizzati all’interno degli stemmi regionali dell’Abruzzo e del Molise.
«La via crucis prende quest’anno la fisionomia di una via pacis - spiega don Antonio Allegritti, direttore pastorale giovanile Avezzano - a motivo dei venti di guerra che soffiano nel mondo in questa terza guerra mondiale a pezzi, così come dice papa Francesco. La via crucis sarà un evento di comunione e di legami tra i giovani della diocesi, e non solo. Abbiamo pensato sia bellissimo che alla via crucis partecipino tutti, adulti e famiglie, mentre saranno i giovani ad animare e guidare le meditazioni».
Nell’organizzazione infatti sono stati coinvolti l’Azione cattolica, l’Agesci e i gruppi di pastorale giovanile parrocchiali. Ai ragazzi delle parrocchie, guidati dai sacerdoti, sono state affidate le riflessioni sulle stazioni della via crucis, a loro il compito di meditarle e calarle nella vita di un giovane, condividendone una testimonianza e anche l’immagine o un simbolo che guidi visivamente i coetanei durante la preghiera. Temi profondi quelli toccati dai ragazzi come le fragilità, le paure, le speranze, i sogni.
«Nello scrivere le meditazioni – racconta Pasquale, 19 anni, di Trasacco – ci siamo confrontati su come essere davvero costruttori di pace: dobbiamo accoglierci così come siamo, guardare quello che ci unisce e non quello che ci divide, questa è la via che porta alla salvezza. Spesso il cuore di noi giovani vive nella totale solitudine, anche per un cattivo uso dei social. La guarigione del cuore che chiediamo a Gesù, è di farci riscoprire la bellezza dello stare insieme».
Saverio, 21 anni, di Celano, educatore di Ac, ha lavorato con i suoi giovanissimi per scrivere le meditazioni e racconta che la parola che più di tutte è venuta fuori è stata «incontro». «La pace è trovare un punto in comune – racconta - rispettarsi nelle differenze. È sapere attendere i tempi degli altri per raccontarsi senza paura e crescere nella condivisione».
Passi di speranza quelli che sta compiendo la croce della pace dei giovani di Abruzzo e Molise colorando di iniziative le undici diocesi. È partita da Teramo nella giornata mondiale della gioventù del 26 novembre, facendo tappa ogni 15 giorni nei territori di una diocesi diversa: Chieti, Lanciano, Termoli, Trivento, Isernia, Sulmona, ora è ad Avezzano e poi ancora L’Aquila, Pescara per poi chiudere con Campobasso ad aprile. Tante le parrocchie che toccate dalla croce, hanno vissuto veglie di preghiera, momenti culturali e di testimonianza, abitando anche i luoghi della sofferenza come gli ospedali.


TROVI QUI IL TESTO DELLA VIA CRUCIS

Toccherà anche Avezzano, nella penultima tappa, la peregrinatio Mariae, il pellegrinaggio della statua della Madonna di Lourdes che ha visitato numerose diocesi italiane per commemorare i centoventi anni dell'UNITALSI, con lo slogan «Un angolo di Lourdes tra noi». Così i prossimi 11 e 12 marzo, l’UNITALSI sezione Abruzzo promuove, in collaborazione con la diocesi di Avezzano, la preziosa iniziativa. L’arrivo del simulacro è previsto l’11 marzo alle 15:00 presso l’ospedale civile di Avezzano, alla presenza del vescovo Giovanni Massaro. A seguire il trasferimento nella cappella dell’ospedale con la preghiera del santo rosario; al termine la benedizione dei malati. Alle 16:00 il trasferimento della statua nella chiesa della Madonna del Suffragio, presso l'Istituto Don Orione. Lì la preghiera del rosario con gli ospiti dell’RSA. Al termine la benedizione degli anziani e dei malati ospiti della struttura. Alle 17:15 l’inizio della processione, con la statua della Madonna di Lourdes, dalla chiesa della Madonna del Suffragio fino alla cattedrale. Qui alle 18:00 la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo. Durante la Messa verrà amministrato il sacramento dell’unzione degli infermi ad alcuni malati provenienti da ogni forania della diocesi. Alle 21:00 la veglia di preghiera animata dalle aggregazioni laicali. Il giorno seguente si aprirà con la Messa delle 7:30 in cattedrale. Durante la giornata la statua sarà esposta in cattedrale per la pubblica venerazione dei fedeli e la preghiera personale.
L’UNITALSI è fin dal 1903 dedita dall’operosità gratuita di volontari che si impegnano per organizzare, accompagnare, assistere durante i pellegrinaggi le persone con disabilità, malate, anziane o bisognose di aiuto. La storia dell’UNITALSI ha un legame particolare con il santuario mariano di Lourdes che, ancora dopo più di cento anni dalla fondazione dell’associazione, è la meta privilegiata dei propri pellegrinaggi.


Promosso dalla diocesi di Avezzano un interessante spettacolo teatrale, con ingresso libero, andrà in scena il 10 marzo alle ore 21:00 nel teatro dell’Istituto Don Orione di Avezzano, dal titolo «Liberi. Sulle orme del mistero», a cura dell’ Associazione di promozione culturale Yada e con la regia di Stefano Giannascoli.
Giuda, Maddalena e Pietro ci introducono in maniera coinvolgente nell’avvenimento che cambierà il corso della loro vita e la storia del mondo: l’incontro con Gesù. I protagonisti rivivono il rapporto privilegiato con quel giovane maestro nei tre anni di convivenza con lui, condividendo con il pubblico il turbamento e la lotta interiore di fronte alla sua continua richiesta nei loro confronti di abbracciare una libertà totalmente affascinante e rivoluzionaria ma nuova, sconosciuta e scomoda.
Giuda, Maddalena e Pietro ci metteranno dinnanzi agli occhi tutto il tumulto, l’inquietudine, il tramestio negli slanci e nelle cadute dei loro cuori nel seguire quel qualcosa di più grande che si era presentato nella loro semplice vita e con il quale hanno dovuto fare i conti. Proprio quella grandezza e che li renderà eterni.

REGIA: Stefano Giannascoli, regista e autore teatrale, fondatore della compagnia teatrale abruzzese Follemente teatro e direttore artistico dal 2003 del progetto TEATRALIA in Baviera (Germania).
ATTORI: Carlo Ambrosini, con esperienza pluriennale nella recitazione, protagonista di diversi spettacoli della compagnia Follemente; Francesca Alberico, con esperienza pluriennale nella recitazione, docente di primo livello di didattica teatrale; Maria Rosaria Nuzzo, con esperienza pluriennale nella recitazione, protagonista di diversi spettacoli della compagnia Follemente; Nicola Pietrangeli, attore di diverse compagnie abruzzesi da oltre vent'anni.


Domenica 3 marzo alle 15:00 ci sarà il quarto appuntamento mensile con la «Giornata di studio» proposta dalla «Scuola di formazione teologica diocesana» per l’anno 2023-2024. L’incontro di formazione, che si terrà nella sala della chiesa dello Spirito Santo di Avezzano, sarà sul tema: La Chiesa davanti alla contemporaneità, con il professore Alessandro Franceschini.
Lo scorso mese la tematica affrontata è stata Il ministero ordinato e i ministeri laicali, curata da don Francesco Tallarico, già direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, che ha sottolineato come la missione salvifica della Chiesa nel mondo è stata attuata non solo dai ministri ordinati in virtù del sacramento dell’ordine, ma anche dai ministri laici che in virtù del battesimo e della loro specifica vocazione, partecipano all’ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo. Ѐ importante promuovere i ministeri dei laici, che hanno il loro fondamento sacramentale nel battesimo e nella cresima, nonché, per molti di loro, nel matrimonio. Cuore del pomeriggio anche il lavoro laboratoriale nei gruppi tematici. Tra gli argomenti anche il ruolo delle confraternite e l’importanza del ministero della consolazione per accompagnare, con delicatezza, le persone nel momento del dolore. Le giornate di studio sono aperte a tutti, in particolare a catechisti, educatori, operatori pastorali, movimenti e associazioni.


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