L’Associazione Centro famiglia amore e vita, nell’ambito del Progetto Spazio famiglia: le nuove sfide educative presenta il 4° percorso per famiglie in cammino Guardami… ascoltami, un gruppo di ascolto per figli di genitori separati (fascia di età 6-11 anni).
Il gruppo di ascolto si rivolge a bambini dai 6 agli 11 anni, figli di coppie divise, ed è finalizzato a promuovere il benessere del bambino all’interno del proprio sistema familiare in cambiamento.
Il percorso si realizza in quattro incontri pomeridiani della durata di 2 ore ciascuno (è prevista una pausa per la merenda) a cadenza settimanale. Nella seconda ora dell’ultimo incontro sono attesi anche i genitori. Al termine del percorso i genitori che lo desiderano possono chiedere un colloquio congiunto con la conduttrice del gruppo.
Gli incontri saranno condotti dalla dott.ssa Giovanna Di Vito, psicologa e mediatrice familiare, e si terranno: martedì 4, 11, 18 e 25 febbraio dalle 17:00 alle 19:00 presso i locali della Scuola paritaria San Giovanni di Avezzano, in via Genova 2.
L’iscrizione del figlio dovrà essere fatta congiuntamente dai genitori, entro il 31 gennaio 2020, su apposita scheda.

Progetto realizzato con il contributo della Regione Abruzzo, Piano Famiglia Regionale; il Progetto Spazio famiglia: le nuove sfide educative, promosso dal Comune di Avezzano in partnership con l’Associazione Centro famiglia amore e vita, il consultorio familiare CIF onlus di Avezzano e finanziato dalla Regione Abruzzo, nasce dalla volontà di sviluppare, sul territorio, politiche di sostegno alla famiglia capaci di costruire uno spazio in cui dare impulso a una rete di interventi orientati, in particolare, alla promozione e al sostegno della genitorialità, attraverso un approccio che mira ad affiancare e sostenere le risorse personali e familiari in un’ottica di sviluppo comunitario.

Per maggiori informazioni chiedere in segreteria passando di persona in via Monsignor Valerii 26 ad Avezzano, il martedì e il mercoledì dalle 9:30 alle 12:30, oppure contattando il numero 380 379 1679. Il percorso è gratuito.

Associazione Centro famiglia amore e vita
Via Monsignor Valerii, 26
67051 Avezzano (AQ)
tel. 0863 31291
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Martedì 28 gennaio il tradizionale appuntamento per tutti i giovani delle scuole superiori di Avezzano in occasione della festa di san Tommaso d’Aquino, protettore degli studenti. L’iniziativa, ogni anno, è organizzata dai giovani di Azione cattolica in collaborazione con l’Ufficio scuola diocesano. L’appuntamento è di buon mattino, alle 7:00, nella parrocchia avezzanese di Madonna del Passo dove il vescovo Pietro Santoro presiederà la Messa affidando gli studenti a san Tommaso, definito da Pio XI «il più dotto dei santi, il più santo dei dotti». Dopo la Messa ci sarà la festa e la colazione insieme e poi... tutti a scuola!


Si terrà sabato 25 gennaio ad Avezzano Accendiamo la pace, la tradizionale iniziativa della Festa della pace, giunta alla sua ventiseiesima edizione e promossa dalla Tavola della pace diocesana. L’appuntamento quest’anno sarà serale perché ci si ritroverà alle 17:30 nella piazza Beato Zefferino, vicino lo stadio dei Marsi, da lì partirà la Fiaccolata della pace che si snoderà per le strade della città fino a piazza Risorgimento. Simbolico il luogo di partenza perché vicino alla moschea cittadina: al corteo infatti, in segno di fratellanza e comunione si uniranno anche i fratelli musulmani.
All’arrivo, davanti la cattedrale, il vescovo dei Marsi, mons. Pietro Santoro, terrà un momento di riflessione, confermando insieme alla comunità ecclesiale una sorta di impegno per la pace intorno al Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune scritto da papa Francesco in occasione del viaggio apostolico negli Emirati Arabi.
Il secondo appuntamento sarà il 26 gennaio alle 18:00, nella sala parrocchiale di Madonna del Passo, con lo spettacolo teatrale Etty Hillesum: elogio dell’amore, a cura del Teatro stabile d’Abruzzo. Etty Hillesum (1914-1943), giovane donna ebrea olandese, desiderava fare la scrittrice ma è stata uccisa nel campo di Auschwitz. Prima deportata nel campo di smistamento di Westerbork, poi trasferita ad Auschwitz dove trova la fine chiedendo di essere «un balsamo per molte ferite», raccontando la Shoah, diviene fonte per molte domande e riflessioni su un mondo in cui infinite persecuzioni e violenze ci impongono la necessità di fare memoria.


La Tavola della pace nasce da un’idea dell’Azione cattolica per coinvolgere le diverse realtà diocesane per l’organizzazione della Festa della pace e di altri eventi presenti nel corso dell’anno. È composta dai rappresentanti dell’Azione cattolica, della pastorale missionaria, della pastorale familiare, dell’associazione Rindertimi, dell’Agesci, di Migrantes, della Caritas, della pastorale giovanile e della pastorale sociale e del lavoro.
Da oltre venti anni il gruppo s’impegna per la pace; innumerevoli le iniziative realizzate ispirate ai principi universali della pace e della giustizia, ai valori evangelici di fraternità e di perdono. Il progetto da sempre ha sostenuto la promozione di attività volte a favorire l’affermazione della cultura della pace e nel tempo ha rafforzato il dialogo interculturale e interreligioso nella Marsica, contribuendo a realizzare un processo di educazione permanente tra le comunità del territorio, per il consolidamento di itinerari di pace, convivenza e giustizia sociale.
La Tavola della pace diocesana promuove il rifiuto di ogni forma di violenza e della guerra come soluzione dei conflitti; la difesa dei diritti umani, civili, politici, sociali, economici e ambientali; la solidarietà con i più deboli e la cooperazione con i popoli impoveriti dalla divisione mondiale delle ricchezze e sopraffatti dalle logiche di dominio delle potenze economiche e militari; la valorizzazione delle diversità culturali; la tutela pubblica, la conservazione e la fruizione condivisa dei beni comuni; la tutela ambientale per la salvaguardia del pianeta; la legalità come metodo democratico improntato sulla giustizia tra individui e tra popoli. In progetto l’istituzione della «Università della pace», un luogo di confronto e formazione permanente per sensibilizzare persone, gruppi e comunità sui temi della giustizia e dei diritti umani.

Iscriviti alla newsletter