Il 21 marzo alle ore 18, in occasione della Giornata per i missionari martiri, nel Teatro dei Marsi di Avezzano, la decima edizione del concerto per la pace a cura dell’Orchestra dei ragazzi, con la partecipazione straordinaria del direttore Esa Abrate, ventenne, sorprendente talento. Il concerto, in diocesi, è promosso da Migrantes e dal centro missionario diocesano. Durante lo spettacolo si potrà sostenere la casa famiglia Casa Rosalba in Albania. L’Orchestra dei ragazzi è formata dagli alunni di tutte le scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale della Marsica ed è in collaborazione con gli artisti de Il volo del coleottero.Di seguito le informazioni dei partecipanti e musicisti.

Esa Abrate

Nato a Lille (Francia) il 03/08/1998. Ha frequentato la scuola media Piero Gobetti di Rivoli (To), indirizzo musicale chitarra. Si è diplomato presso il Liceo musicale Cavour di Torino: primo strumento chitarra, secondo strumento percussioni. Ha iniziato lo studio della chitarra dalla quarta elementare ed ha studiato per qualche anno pianoforte classico e jazz . Attualmente frequenta il corso di chitarra jazz presso il Conservatorio di Torino. Dal 2013 è membro dell’Orchestra internazionale per la pace Pequenas Huellas>/i> fondata da Sabina Colonna-Preti e dal 2014 ne è uno dei direttori. Per tre anni consecutivi ha diretto l’orchestra dell’OMT, Orchestra Giovanile di Torino, formata dai migliori ragazzi delle terze medie musicali e dai primi due anni del liceo musicale. Nell’aprile del 2015 a Catania ha diretto un’orchestra di duecento giovani musicisti uniti per dire no alla mafia. Nel dicembre del 2016 è stato premiato alfiere della Repubblica dal capo dello Stato Sergio Mattarella con la motivazione «affermazione della cultura della legalità».

L’Orchestra dei ragazzi

La Diocesi di Avezzano, attraverso l’Orchestra giovanile della Diocesi dei Marsi, ha elaborato un progetto che durante l’anno scolastico impegna gli studenti delle scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale del comprensorio marsicano per la costituzione dell’Orchestra dei ragazzi che si è esibita per la prima volta in assoluto nel concerto per la pace 2010, il 24 marzo presso il Teatro dei Marsi in Avezzano.
Le scuole coinvolte sono:
C. Corradini di Avezzano;
A. Vivenza di Avezzano;
T. da Celano di Celano;
A. Argoli di Tagliacozzo;
dall’anno scolastico 2017/2018 A. Sabin di Capistrello;
con i rispettivi dirigenti scolastici: prof.ssa Emanuela Salvischiani, prof. Roberto Puliti, prof.ssa Franca Felli, prof.ssa Patrizia Marziale, prof.ssa Claudia Scipioni.
Il concerto annuale della nuova compagine concertistica, unica nel suo genere, rappresenta il momento culminante di un progetto didattico finalizzato alla costituzione della grande orchestra di ragazzi nella quale si alterneranno di anno in anno, gli alunni frequentanti i corsi di strumento musicale. L’orchestra è formata da oltre cento elementi provenienti dalle classi di flauto, sax, clarinetto, tromba, violino, chitarra, percussioni e pianoforte. Massimiliano De Foglio, direttore stabile dell'Orchestra giovanile della Diocesi dei Marsi, è il referente e coordinatore del progetto e dirige l'Orchestra dei ragazzi. L’opportunità che viene data ai ragazzi di potersi esibire e di far parte di un organico orchestrale a partire già dall’età scolare rappresenta un’importante innovazione nel campo musicale attuale e in prospettiva rappresenta un ideale sviluppo dello studio della musica andando avanti nel proprio percorso di formazione.
In occasione dei concerti dell’Orchestra dei ragazzi inoltre vengono raccolti fondi da destinare alla beneficenza. In occasione di questo concerto si può sostenere Casa Rosalba, una casa famiglia per ragazze di strada in Albania.

Insegnanti di strumento

Tamara Manganaro - Marcella Piccinini - Paolo D’Angelo - Antonio Greco* (Corradini Avezzano) Beatrice Ciofani* - Giorgio Colantonio - Guido Ottombrino - Francesco Di Girolamo - Monia Esposito - Stefano Fonzi - Nunzia Leonetti – Aura Giancola - Rita Caruso (Vivenza Avezzano) Monica Tortora - Giorgio Paris - Franco Finucci - Antonio Vitagliani* (Tommaso Da Celano Celano) Antonella Vitelli - Giampiero Bianchi - Paolo Totti* – Massimiliano De Foglio (Argoli Tagliacozzo) Francesco Luciani - *Giuseppe Iacobucci - Vincenzo De Blasis - Pierluigi Ulaneo (Sabin Capistrello).
* coordinatori

Organico orchestrale

Violini

Rosaria Prosia, Giulia Ventura, Michela Villa, Naike Calisse, Dalila De Foglio, Marta Giannantoni, Chiara Giffi, Marco Rosa, Michele Seritti, Alessia Spera, Katia Di Berardino, Giulia Bucci, Laura Andreucci, Aurora Stornelli, Azzurra Marcaurelio, Martina Di Battista

Chitarre

Matteo Taccone, Vittoria Ciaccia, Sophia Ranalletta, Giulia Cavasinni, Lusi Simone, Lusi Dominik, Valente Leonardo, Rodorigo Niccolò, Gianluca Alonzo, Di Pietro Ilaria, Antonini Andrea, Bianchi Nicole, Giovanni Pomponio, Federico Mancini, Ludovico Madaro, Giovanni Peluso, Flavio Colangelo, Sara Colangelo, Francesca Fracassi, Claudio Mastrodicasa, Benedetta Sedici, Andrea Piacente, Eraldo Marpepa, Andrea Laudazi, Damiano Gagliardi, Alessandro D’Andrea

Pianoforti

Aurora Santucci, Aurora Giannetta, Giulia Ciccarelli, Nicholas Mincone, Silvia Murzilli, Chiara Di Giacinto, Angelozzi Ilaria, Del Bello Alessia, Parisse Andreana, Collacciani Silvia, Zauri Aurora, Emma Cardarelli, Catini Chiara, Cherubini Nicolas, Cipollone Alessio, Rantucci Leonardo, Giulia De Angelis, Giuliana Pietrantoni, Asia Mosca, Lorenzo Cherubini, Gaia Cofini, Rachele Di Matteo, De Cesare Elettra, Carlo Dell’Olio, Francesca Di Paolo, Laura Bartolomeo, Francesca Cipollone, Rosamaria Giorgetti, Giulia Sutteri, Cichetti Aurora, Matteo Nuccilli, Jacopo Monaco, Cristina Nocera, Ambra Rajta, Elisabeta Kini, Marcaurelio Ezio, Persia Cecilia, Fantozzi Nicole.

Flauti

Letizia De Foglio, Martina Monaco, Morena Pendenza, Eleonora Buccini, Angelica Di Gianfilippo, Chiara Macera Mascitelli, Maria Corradi, Melisa Preci, Marika Bussi, Lucrezia Conti, Sofia Isgrò, Silvia Pietrosanti.

Clarinetti

Caricola Giorgia, Coletti Chiara, Di Biase Chiara, Lombardi Arianna, D’Elia Riccardo, Ratto Rosa.

Sassofoni

Rosati Mattia, Cofini Matteo, Bagnarelli Simone, Gualtieri Alessandro, Contestabile Leo, Dell’Olio Francesco, Cerasari Lorenzo, Bencivenga Davide, Macerola Denise, Casale Chiara.

Trombe

Lorenzo Cristofani, Vincenzo Congionti , Davide De Luca, Zuccarello Massimiliano, Nicolò Buccini.

Percussioni

Vittoriano Di Bernardo, Mario Paris, Nico Fegatilli, Anastasia D’Ovidio, Domenico Piperni, Giada Ruscitti, Giancaterina Angelica, Silvestri Alessia, Di Marco Elenia, Di Marco Eddy, Sara Olivieri, Lorenzo Di Fabio, Venditti Federico, Domenico Lusi.

Decimo concerto per la pace

Programma
Dieci anni di musica per la pace

2010 Imagine
2011 La vita è bella
2012 Il Topolino oscar voce recitante: Francesco Sportelli
2013 Marcia trionfale
2014 Fatou Yo
2015 L’incantatrice di serpenti (dal film di Chaplin A night in the show)
2016 In fondo al mar
2017 Funiculì funiculà
2018 Smoke on the water
ESA ABRATE direttore ospite
Presenta: Francesco Sportelli (Il Volo del Coleottero) insieme ai ragazzi della Consulta diocesana ACR
Servizio accoglienza/hostess a cura degli studenti dell’Istituto Tecnico Economico per il Turismo di Tagliacozzo.


Due appuntamenti di preghiera e meditazione in questo tempo forte di quaresima con il vescovo Pietro, presso la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore in San Rocco di Avezzano, ritiro spirituale per il popolo, dal titolo Le sere dell'anima.
La prima data è venerdì 22 marzo alle ore 21:00, cui farà seguito l'adorazione eucaristica in occasione delle 24 ore per il Signore nella nostra diocesi.
Il secondo incontro è previsto venerdì 5 aprile.


Un evento rilevante per le monache benedettine di Tagliacozzo e per l'intera comunità diocesana. Venerdì 8 marzo, la comunità monastica dei Santi Cosma e Damiano di Tagliacozzo si è riunita, infatti, per il capitolo elettivo alla presenza del vescovo dei Marsi, mons. Pietro Santoro, e del parroco, don Bruno Innocenzi, per eleggere una nuova badessa dopo i sei anni di prezioso servizio abbaziale di madre Donatella Di Marzio.
Il capitolo è l'organo collegiale, costituito dalle monache professe di voti solenni, che esprime la volontà di Dio attraverso l'espressione e la partecipazione delle monache, in vista del bene della comunità. Pertanto, chiamate a scegliere una nuova madre e guida che fosse per loro presenza ed espressione di Cristo in seno alla comunità, hanno rieletto madre Donatella Di Marzio, riconfermandole la propria stima ed affetto.
Madre Donatella, nell'accettare il rinnovo del suo mandato, ha ringraziato le monache: «Vi ringrazio per la fiducia che mi riconfermate – ha affermato –, chiedo al Signore di donarmi il suo Santo Spirito perché io possa guidare la comunità secondo il cuore di Dio… Ad essere sincera, speravo di poter deporre questo fardello ma se il Signore mi chiama, non posso che dirgli, come san Martino: “Se sono ancora necessaria al tuo popolo non ricuso la fatica: sia fatta la tua volontà”. Accompagnatemi con la vostra preghiera perché possa servirvi e servire Dio in umiltà di cuore».


Quaresima: il tempo della grande decisione. Il tempo per scoprire la nostra parte malata, girarsi verso Cristo e prendere posizione radicale alla luce del suo vangelo. L'unica che può illuminare l'oscurità dello smarrimento di senso e di orizzonte. Quaresima: il tempo per strappare Dio dalle periferie dell'anima e ricollocarlo al centro, nel cuore della vita, assumendolo come garante della nostra dignità e libertà, nella convinzione forte che l'uomo è libero solo se invaso da Dio. In verità capire di essere schiavi è già l'inizio di un cammino di libertà.
Schiavi del potere del denaro, di ambizioni smodate, dell'assurda cultura che fa diventare necessario il superfluo. Schiavi della pornografia dei sentimenti che valuta l'altro come merce da comprare e vendere, che riduce la parola a invettiva e assedio, corrompendola e svuotandola di tenerezza e misericordia. Schiavi di un circo mediatico dove l'effimero trionfa sull'essenziale, e la maschera copre le rughe della vacuità.
E così la penitenza non diventa un leggero, evanescente esercizio ascetico, ma la raschiatura del cuore per liberarlo dalla sabbia che gli impedisce di battere con i ritmi di Dio e di comprendere che «l'uomo non è un essere autarchico, ma ha bisogno di un Altro per essere pienamente sé stesso». E la sabbia non è un indistinto generico non valore, ma ha un nome: peccato. Un nome da ricollocare nel vocabolario del rapporto con Dio e con i fratelli affinché, redento nel sacramento della riconciliazione, possa tramutarsi in un «cambiare direzione nel cammino della vita… Non con un piccolo aggiustamento, ma con una vera e propria inversione di marcia, una conversione personale comunitaria quale unica via non illusoria per formare società più giuste, dove tutti possano avere il necessario per vivere secondo la dignità umana».
E dove la presenza del credente non si riduca ad un supplemento di etica declamata, ma sia un impasto di grazia, di vangelo senza sconti, di rigori intellettuali e morali, di amore fedele alla Chiesa e alla città dell'uomo.
Non disperdiamo le ceneri del mercoledì: devono rimanere sul capo e fermentare nella notte della grande veglia pasquale. Sono necessarie lotte interiori per questa fermentazione, non un lasciarsi andare pensando che la cosa vada da sé. Cenere per tutti, è vero, ma ognuno ha le sue.
Per me, vescovo, è la sfida a guidare la Chiesa locale esclusivamente nella logica umile dell'amore, lasciandomi condurre dall'inquietudine e dalla bellezza della croce. Per me, sacerdote, è ricomprendere che la sua è una bocca prestata a Dio per annunciare null'altro che la sua parola e che il suo è un cuore non ingombrato, ma dilatato nella carità. Per me, religiosa o religioso, è riconsegnarsi al primato dell'unico amore. Per me, diacono, è non usare a giorni alterni il grembiule del servizio. Per me, laico, è non operare una forbice tra il vangelo e le scelte dell'esistenza.
Per gli uomini della politica e delle istituzioni è semplicemente un non vedere la società come una prateria per disinvolte scorribande. Cristo ci aspetta al varco. La storia soffre le doglie del parto. Non mettiamoci al riparo. Entriamo dentro le nostre agonie per avvertire i primi scricchiolii della pietra del sepolcro.

+ Pietro Santoro
Vescovo di Avezzano

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