Dalle suore trinitarie l'invito allo spettacolo musicale + di 5 minuti a favore del progetto di solidarietà del SIT (Solidarietà Internazionale Trinitaria), a sostegno dei bambini cristiani perseguitati in Iraq e in Siria. L'evento si terrà presso il salone delle suore trinitarie di Luco dei Marsi, in via dei Pozzi, il 25 maggio alle 17:00. Chi non avrà la possibilità di assistere al concerto potrà contribuire alla causa acquistando il dvd dello spettacolo (info suor Celestine).
Le proposte della pastorale giovanile non si fermano, la prossima è prevista venerdì 24 maggio, per il secondo degli incontri «Con i giovani Strada facendo», un itinerario di formazione e catechesi per giovani dai 14 ai 35 anni. L’appuntamento è alle 18 presso la sala convegni del seminario di Avezzano con don Tony Drazza, assistente nazionale del settore giovani di Azione cattolica. Don Drazza dialogherà con i giovani partendo dalle parole di papa Francesco: «Voi, cari giovani, non siete il futuro ma l’adesso di Dio». Passate parola ai giovani e alle associazioni nelle parrocchie.
Il prossimo 22 maggio alle 17:00, su proposta dalle parrocchie di Tagliacozzo, si terrà nella chiesa della Santissima Annunziata un interessante seminario su san Paolo VI, con la partecipazione di esperti e testimoni.
Domenica 12 maggio si celebra la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Il Centro diocesano vocazioni Don Gaetano Tantalo, guidato dal direttore don Gabriele Guerra, organizza una veglia diocesana di preghiera per le vocazioni, venerdì 17 maggio alle 21:00 nella parrocchia del Sacro Cuore in Celano. La veglia, dal tema Il coraggio di rischiare per la promessa di Dio, sarà presieduta dal vescovo Pietro Santoro.
Dal messaggio del papa per la cinquantaseiesima giornata mondiale di preghiera per le vocazioni «La vocazione è un invito a non fermarci sulla riva con le reti in mano, ma a seguire Gesù lungo la strada che ha pensato per noi, per la nostra felicità e per il bene di coloro che ci stanno accanto. Naturalmente, abbracciare questa promessa richiede il coraggio di rischiare una scelta». E continua il papa: «Per accogliere la chiamata del Signore occorre mettersi in gioco con tutto sé stessi e correre il rischio di affrontare una sfida inedita; bisogna lasciare tutto ciò che vorrebbe tenerci legati alla nostra piccola barca, impedendoci di fare una scelta definitiva. Ci viene chiesta quell’audacia che ci sospinge con forza alla scoperta del progetto che Dio ha sulla nostra vita». Riferendosi alla «scelta di sposarsi in Cristo e di formare una famiglia», così come alle «vocazioni legate al mondo del lavoro e delle professioni», all’«impegno nel campo della carità e della solidarietà», alle «responsabilità sociali e politiche, e così via», Francesco spiega che «si tratta di vocazioni che ci rendono portatori di una promessa di bene, di amore e di giustizia non solo per noi stessi, ma anche per i contesti sociali e culturali in cui viviamo, che hanno bisogno di cristiani coraggiosi e di autentici testimoni del regno di Dio». Poi, rivolgendosi ai giovani, il papa li incoraggia a non essere «sordi alla chiamata del Signore». «Non fatevi contagiare dalla paura, che ci paralizza davanti alle alte vette che il Signore ci propone. Ricordate sempre che, a coloro che lasciano le reti e la barca per seguirlo, il Signore promette la gioia di una vita nuova, che ricolma il cuore e anima il cammino».