Ai Sacerdoti,
Ai Diaconi,
Ai Religiosi/e


Carissimi,
in comunione di cuore, e assumendo con fede e speranza il tempo del dolore che siamo chiamati a vivere, vi comunico gli orientamenti per la settimana santa, recependo le indicazioni (e anche il linguaggio) della Conferenza Episcopale Italiana e del decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.

  1. Domenica delle palme: nella chiesa cattedrale celebrerò con la seconda forma del messale romano. Nelle comunità parrocchiali l'ingresso del Signore in Gerusalemme si commemora, senza concorso di popolo, in forma semplice (terza forma del messale romano).
  2. La Messa crismale è trasferita ad altra data. Il Consiglio episcopale permanente offrirà un orientamento unitario in sintonia con la decisione che il Santo Padre adotterà con la diocesi di Roma. Si ricorda che, in caso di vera necessità, ogni presbitero può benedire l'olio per l'unzione degli infermi.
  3. Giovedì santo si concede in via straordinaria ai presbiteri di celebrare la santa Messa senza concorso di popolo. Si omettono la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione. Il Santissimo viene riposto nel tabernacolo.
  4. Venerdì santo si celebra la liturgia della croce senza concorso di popolo. La processione di Cristo morto potrebbe essere celebrata il 14 o il 15 settembre. Ai parroci affido il discernimento e la valutazione per le proprie comunità.
  5. La veglia pasquale sarà celebrata esclusivamente nella chiesa cattedrale e nelle parrocchie, senza concorso di popolo. Ripeto: solo nella chiesa cattedrale e nelle parrocchie. Si rinviano i battesimi e si mantenga il rinnovo delle promesse battesimali.
  6. Domenica di Pasqua: celebrazione senza concorso di popolo.
  7. Vi comunico, affidando alla vostra sensibilizzazione, gli orari delle mie celebrazioni nella chiesa cattedrale, che possono essere seguite dai fedeli sul canale 119 del digitale terrestre e in streaming sulla pagina Facebook della Diocesi e di InfoMediaNews:
    • domenica delle palme ore 12:00;
    • giovedì santo ore 18:00;
    • venerdì santo ore 15:00;
    • veglia pasquale ore 21:00;
    • domenica di Pasqua ore 12:00.
  8. L'obbedienza ai contenuti e alla forma delle celebrazioni evita ogni disinvolta interpretazione liturgica e ci inchioda tutti alla Croce stampata nella carne dei nostri fratelli malati.

Vi benedico con affetto e rendo grazie al Signore per il bene che continuate a elargire, soprattutto alle persone più povere e fragili.

Avezzano, 26 marzo 2020
+ Pietro

Scarica qui il decreto


Leggi anche la nota del Vescovo del 28/03/2020

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