Alla presenza del vescovo di Avezzano Giovanni Massaro, il 6 novembre sarà sottoscritto il «Patto educativo» tra le associazioni Agesci e Azione cattolica.

L’educazione è una delle vie più efficaci per umanizzare il mondo e la storia, nonché il naturale antidoto alla cultura individualistica, che a volte degenera in vero e proprio culto dell’io e nel primato dell’indifferenza». Queste le parole del papa nell’appello lanciato al convengo di apertura per il patto globale per l’educazione. Rispondendo alla richiesta del apa i consigli nazionali di Azione cattolica e Agesci hanno realizzato un documento congiunto intitolato «Un “noi” generativo. Agesci e Azione cattolica insieme per il patto educativo globale». L’obiettivo è di intraprendere un percorso comune, un cammino di condivisione e progettazione, condividendo l’importanza di tre punti fondamentali: la partecipazione attiva dei ragazzi, affinché ciascuno sia «protagonista della crescita propria e degli altri»; l’intergenerazionalità, che riconosce e valorizza lo scambio di vissuti tra generazioni diverse che camminano insieme formandosi vicendevolmente; la corresponsabilità, la necessità di collaborazione tra educatori e famiglie, tra società e comunità cristiana tutta. «Il patto educativo globale – come si legge nel documento – ci sprona ad investire nel dialogo, nella cultura dell’incontro, nella collaborazione con altre associazioni e realtà, anche non ecclesiali, per costruire alleanze che abbiano lo stile della fraternità». Le realtà marsicane di Ac e Agesci hanno raccolto la sfida e hanno già creato occasioni di approfondimento per avviare un’esperienza di collaborazione e progettazione comune. A dare il via ufficiale a questo cammino da percorrere insieme sarà il vescovo Giovanni Massaro, nella giornata del 6 novembre quando gli educatori di Ac e Agesci si incontreranno per pregare insieme e sottoscrivere il patto educativo, nella chiesa della Madonna a Monte di Collelongo.
Un successivo appuntamento di formazione per gli educatori sarà con la professoressa Chiara Scardicchio sul tema: «Tenere insieme lo sguardo alle foglie che cadono e lo sguardo alle gemme che stanno spuntando (don Tonino Bello): educare nella pandemia, travagli e generazioni di questo tempo». Il vescovo Massaro, che guarda con entusiasmo e partecipazione al patto educativo globale, nell’omelia di apertura della fase diocesana del sinodo universale, lo scorso 17 ottobre, ha ricordato che «le parrocchie e i vari organismi non sono chiamati a essere realtà isolate ma in profonda comunione tra loro». Parole che faranno da guida agli educatori in questa nuova alleanza educativa.


Caro fratello, cara sorella della Chiesa dei Marsi,

con questa comunicazione intendiamo affidarti un piccolo promemoria per sostenere le tappe iniziali del cammino sinodale, riprendendo quanto è stato detto nell’assemblea presbiterale il 19 ottobre. Martedì 26 ottobre i presbiteri, i diaconi e i religiosi di ogni forania si incontreranno per concordare le modalità concrete di ascolto della comunità diocesana.
Le guide di questo incontro saranno tre: il Documento preparatorio (con il Vademecum) e le due lettere della CEI. Dopo questa riunione, come già concordato nell’assemblea presbiterale, seguiranno altri due incontri foraniali con la presenza dei laici. Questi incontri avranno il fine di approfondire i documenti sinodali, di sensibilizzare i laici al sinodo e di coinvolgerli nell’elaborazione delle modalità pratiche di consultazione del popolo di Dio che è nella Chiesa dei Marsi.
Il 9 novembre, alle ore 10, in seminario incontreremo i vicari foranei per ascoltare le proposte sviluppate a livello locale, per fare sintesi e per rilanciare a livello diocesano quanto emerso negli incontri foraniali. Facendo seguito ai suggerimenti avanzati da alcuni sacerdoti, invitiamo ogni forania a individuare un referente foraniale per il Sinodo, il cui nome verrà comunicato nella riunione del 9 novembre. Con i referenti individuati dalle singole foranie sarà costituita una équipe sinodale che supporti la fase di ascolto diocesano, altresì definita fase narrativa. Come sappiamo, il momento narrativo genererà, entro aprile, una sintesi che verrà inviata alla Conferenza episcopale italiana. Con viva speranza, raccogliamo i desideri di tutti nel dire che il momento narrativo vuole rafforzare uno stile sinodale permanente, secondo i moniti di papa Francesco.
Per allargare il più possibile l’ascolto e per coinvolgere il maggior numero possibile di persone, è auspicabile che il referente foraniale per il Sinodo, presbitero, diacono o laico, non coincida necessariamente con il vicario foraneo.
Grazie, di cuore, per la collaborazione.

Buon cammino, buon Sinodo!

Il vescovo Giovanni,
con don Antonio Allegritti e Elisabetta Marraccini
referenti diocesani per il Sinodo

Venerdì 29 ottobre alle ore 21:00 nella chiesa della Madonna del Suffragio dell’Istituto Don Orione di Avezzano si terrà la veglia di preghiera per le missioni, con invio missionario a tutti gli operatori pastorali della diocesi. La veglia, promossa dal Centro missionario (guidato da don Giuseppe Ermili e Mafalda Di Summo), sarà presieduta dal vescovo Giovanni Massaro e avrà come tema Testimoni e profeti. È questo infatti lo slogan ideato dalle Pontificie Opere Missionarie per la giornata missionaria mondiale 2021 e che sta accompagnando le iniziative dell’ottobre missionario. Il mese di ottobre, infatti, nella Chiesa è particolarmente dedicato alla preparazione e alla celebrazione della giornata missionaria mondiale che si celebra nella penultima domenica del mese.


Si è tenuto oggi, martedì 19 ottobre, il primo incontro del vescovo Giovanni con il clero diocesano nella cappella del seminario di Avezzano. Dopo un prolungato momento di adorazione e l'ora media, concluso con la benedizione eucaristica e la recita della preghiera dell'Adsumus allo Spirito Santo, mons. Massaro ha illustrato nel dettaglio le fasi del sinodo, facendo eco di quanto già annunciato nell'omelia della scorsa domenica. Infine il vescovo si è messo in ascolto delle proposte dei presbiteri e dei diaconi al fine di organizzare al meglio questo primo momento sinodale.


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