Il Vescovo, dopo attenta valutazione delle possibilità di contagi, esprime la necessità di agire con la massima prudenza nella celebrazione delle feste patronali. Pertanto manifesta la necessità di vietare le processioni e gli assembramenti, così come disposto anche da altri vescovi della CEAM. Il Vescovo poi invita a valutare l’opportunità di celebrare il sacramento della Confermazione, sempre con le cautele necessarie o rimandare opportunamente al prossimo anno. Visto il numero di posti limitati nelle chiese, i ragazzi potranno essere divisi per gruppi e in tempi distinti. I parroci potranno prendere accordi col Vescovo. Idem per le celebrazioni della Prima Comunione.
Inoltre sono state avanzate richieste in ordine alla deroga dall’obbligo dei guanti al momento della distribuzione della comunione e alla obbligatorietà della mascherina per gli sposi nel momento della celebrazione dei matrimoni. Il Ministero dell'Interno, con nota prot. n. 6561 del 25/06/2020 ha comunicato alla CEI le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, che così si è espresso:

  • Anche sulla base degli attuali indici epidemiologici, il CTS raccomanda che l’officiante, al termine della fase relativa alla consacrazione delle ostie, dopo aver partecipato l’Eucaristia ma prima della distribuzione delle ostie consacrate ai fedeli, proceda ad una scrupolosa detersione delle proprie mani con soluzioni idroalcoliche. Il CTS raccomanda altresì che, in assenza di dispositivi di distribuzione, le ostie dovranno essere depositate nelle mani dei fedeli evitando qualsiasi contatto tra le mani dell’officiante e le mani dei fedeli medesimi. In caso di contatto, dovrà essere ripetuta la procedura di detersione delle mani dell’officiante prima di riprendere la distribuzione della Comunione. Il CTS ritiene auspicabile che la medesima procedura di detersione delle mani venga osservata anche dai fedeli prima di ricevere l’ostia consacrata. Rimane la raccomandazione di evitare la distribuzione delle ostie consacrate portate dall’officiante direttamente alla bocca dei fedeli.
  • In relazione al quesito concernente l’obbligatorietà dell’uso dei dispositivi di protezione delle vie aeree da parte degli sposi durante le celebrazioni dei matrimoni, il CTS osserva che, non potendo certamente essere considerati estranei tra loro, i coniugi possano evitare di indossare le mascherine, con l’accortezza che l’officiante mantenga l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie e rispetti il distanziamento fisico di almeno un metro.

Scarica il comunicato dell'Ufficio liturgico diocesano

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