I corsi della Scuola diocesana di formazione teologica sono offerti a tutti. Sono invitati a partecipare anche i membri delle confraternite, delle associazioni e dei movimenti; in particolare sono offerti ai membri dei consigli e dei direttivi delle suddette associazioni.
I corsi si terranno in presenza nel Seminario diocesano di Avezzano, il martedì dalle ore 20:30 alle ore 22:00, nei mesi di novembre, dicembre, marzo, aprile e maggio.
Nel momento dell’iscrizione alla Scuola si richiede una lettera di presentazione da parte del parroco, a cui spetta il discernimento sull’opportunità che il candidato possa frequentare la Scuola di formazione teologica. Il discernimento per un eventuale cammino di formazione ai ministeri sarà fatto da coloro a cui compete: il vescovo e il parroco, coadiuvati dall’equipe formativa della scuola.
Al termine di ogni anno del percorso di studi ogni candidato dovrà sostenere un colloquio finale. Al termine del I anno il colloquio sarà necessario per l’accesso al II anno di scuola. La lettera di presentazione per l’iscrizione alla Scuola di formazione teologica va presentata entro il 25 ottobre 2023 all’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali.


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La Scuola diocesana di formazione teologica e le giornate di studio intendono rispondere al bisogno di formazione emerso con insistenza durante i due anni della fase narrativa nel cammino sinodale. «La parola formazione - ho scritto nella lettera pastorale Rendete piena la mia gioia - ricorre abbondantemente nelle sintesi e viene associata spesso a laici, catechisti, formatori. Tutti chiedono alla Chiesa locale di avviare percorsi di formazione. Percorsi che potrebbero declinarsi come preparazione ai ministeri ecclesiali del catechista, lettore, accolito, come pure ai diversi servizi presenti nelle parrocchie».
La scuola di formazione teologica intende così offrire un percorso di istruzione e aiutare nel discernimento sulla idoneità intellettuale, spirituale e relazionale dei candidati ai diversi ministeri istituti. Secondo quanto affermato dalla Conferenza episcopale italiana, «possono accedere ai ministeri istituti di lettore, accolito e catechista uomini e donne che manifestano la loro disponibilità secondo i seguenti criteri di discernimento: siano persone di profonda fede, formati dalla Parola di Dio, umanamente maturi, attivamente partecipi alla vita della comunità cristiana, capaci di instaurare relazioni fraterne, in grado di comunicare la fede sia con l’esempio che con la parola e riconosciuti tali dalla comunità».
La presenza di laici formati è importante in tutte le comunità parrocchiali e in particolare nelle comunità in cui non è possibile assicurare una presenza costante di presbiteri. In queste comunità laici maturi nella fede potrebbero assumere, sotto la moderazione del parroco, un ruolo di guida delle celebrazioni e di coordinamento delle attività pastorali. In tal modo, tra l’altro, potrà essere sempre più evidente la corresponsabilità in ambito pastorale tra presbiteri e laici.
Tutti i percorsi formativi programmati vogliono rispondere a una domanda di formazione sempre più qualificata per i laici e i consacrati della diocesi, impegnati nella vita delle comunità parrocchiali, delle associazioni e delle confraternite, ma anche per coloro che vorrebbero approfondire la propria conoscenza religiosa al fine di crescere nella fede e cercare il regno di Dio.
Non tutti coloro che partecipano infatti alla scuola di formazione teologica dovranno accedere a un ministero istituito. Lo specifico del cristiano laico è costituito dall’indole secolare che lo porta a vivere e a operare nel mondo testimoniando la sua fede nelle condizioni normali di vita propria.
Annunciare il Vangelo con la vita e con le parole è il compito di ogni battezzato e la scuola di formazione teologica nonché le giornate di studio sono a servizio di questo.

+Giovanni Massaro
Vescovo di Avezzano


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Elementi fondamentali di Ecclesiologia