A Sacerdoti,
Diaconi,
Religiosi/e


Carissimi,
vi inoltro ulteriori comunicazioni della CEI relative ai riti della settimana santa senza concorso di popolo.

  1. Nell'interlocuzione della Segreteria generale della CEI con la Presidenza del Consiglio dei Ministri si è rappresentata la necessità che, per garantire un minimo di dignità alle celebrazioni, accanto al celebrante sia assicurata la partecipazione di uno che serve all'altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la trasmissione audio-video. Su questa linea l'autorità governativa ha ribadito l'obbligatorietà che siano rispettate le misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica
  2. A una ulteriore interlocuzione della CEI circa le autocertificazioni per recarsi a pregare in Chiesa, da soli, il Ministero dell'interno ha risposto testualmente (invio la sintesi della risposta): «Sulla base di parere appositamente richiesto al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, al fine di limitare gli spostamenti dalla propria abitazione, è necessario che l'accesso alla chiesa avvenga solo in occasione di spostamenti determinati da comprovate esigenze lavorative ovvero per situazione di necessità e che la chiesa sia situata lungo il percorso, di modo che, in caso di controllo da parte delle forze di Polizia, possa esibirsi la prescritta autocertificazione o rendere dichiarazione in ordine di tali specifici motivi». Decodificando, significa che nell'autocertificazione per la preghiera personale, durante gli orari di apertura delle chiese, occorre barrare l'opzione «situazione di necessità». Invece, per chi svolge un servizio (durante le celebrazioni senza concorso di popolo) occorre segnare l'opzione «comprovate esigenze lavorative».

Ribadisco che durante le celebrazioni senza concorso di popolo è opportuno che le porte della chiesa siano chiuse.
Ho scelto, per dovere, di inviarvi queste specifiche anche come risposta a molteplici domande che vengono inoltrate in questo periodo ai vescovi.

In comunione di preghiera.

Avezzano, 28 marzo 2020
+ Pietro